Sin dall'antichità, quello tra arte ed architettura è sempre stato un binomio particolarmente proficuo, una fusione di riferimenti e suggestioni nella quale le singole componenti si valorizzano l’una con l’altra, dando luogo ad un insieme armonico di firmitas, utilitas e venustas.
La principale ispirazione che anima il progetto di questa prestigiosa residenza alle porte di Roma, commissionata da una coppia di giovani galleristi e collezionisti di arte contemporanea, risiede, dunque, nel connubio tra arte ed architettura.
La villa, precedentemente adibita ad uso ricettivo, ha subìto una ristrutturazione completa che ha investito sia l’interno che l’esterno.
Gli spazi indoor sono stati riprogettati integralmente secondo i desiderata dei committenti, realizzando un piano living al livello di ingresso dal quale si accede all’ampio soggiorno, la luminosa cucina a vista ed una zona letto con bagno; al piano superiore, due camere da letto con bagno ensuite; al piano inferiore una seconda zona living con biocamino a parete, uno studio, una stanza archivio per la catalogazione delle opere ed un’ampia zona servizi.
Tutte le scelte progettuali sono state volte alla realizzazione di ambienti confortevoli ed accoglienti, ma al contempo minimali ed eleganti, nei quali l’involucro architettonico si prestasse alla valorizzazione dell’opera d’arte, grazie alla scelta di cromìe neutre ed avvolgenti ed all’impiego di sistemi di illuminazione naturale ed artificiale che risaltano le superfici materiche, creando suggestivi composit di luci ed ombre.
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